LINGUAGGIO DI GENERE, PRINCIPIO ANTISUBORDINAZIONE E TRADUZIONI GIURIDICHE: ANNOTAZIONI GIUSCOMPARATE
Palabras clave:
Linguaggio di genere, Principio antisubordinazione e traduzioni giuridiche, Annotazioni giuscomparate.Resumen
Il presente articolo affronta il tema del linguaggio non discriminatorio individuando nel principio di eguaglianza nella sua versione antisubordinazione la fonte che legittima le regole relative all’uso di un linguaggio non sessista. Dopo una premessa introduttiva volta a segnalare l’androcentrismo insito nelle espressioni lessicali, si sottolineano i caratteri del costituzionalismo occidentale, teso alla crescente estensione di garanzie alle donne fino all’elaborazione del concetto di gender mainstreaming (§ 2), e si illustrano i significati del principio di eguaglianza nella prospettiva antisubordinazione (§ 3). Indi, nel § 4, il contributo si sofferma sulle problematiche delle traduzioni giuridiche, evidenziando come trasposizioni imprecise possano stravolgere un impianto costituzionale gender sensitive, che assegna chiaro rilievo al genere femminile.Descargas
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Publicado
2018-10-21
Cómo citar
Baldin, S. (2018). LINGUAGGIO DI GENERE, PRINCIPIO ANTISUBORDINAZIONE E TRADUZIONI GIURIDICHE: ANNOTAZIONI GIUSCOMPARATE. Revista Jurídica (FURB), 22(47), 89–110. Recuperado a partir de https://ojsrevista.furb.br/ojs/index.php/juridica/article/view/7687
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