LINGUAGGIO DI GENERE, PRINCIPIO ANTISUBORDINAZIONE E TRADUZIONI GIURIDICHE: ANNOTAZIONI GIUSCOMPARATE

Autores/as

  • Serena Baldin Universidade de Trieste

Palabras clave:

Linguaggio di genere, Principio antisubordinazione e traduzioni giuridiche, Annotazioni giuscomparate.

Resumen

Il presente articolo affronta il tema del linguaggio non discriminatorio individuando nel principio di eguaglianza nella sua versione antisubordinazione la fonte che legittima le regole relative all’uso di un linguaggio non sessista. Dopo una premessa introduttiva volta a segnalare l’androcentrismo insito nelle espressioni lessicali, si sottolineano i caratteri del costituzionalismo occidentale, teso alla crescente estensione di garanzie alle donne fino all’elaborazione del concetto di gender mainstreaming (§ 2), e si illustrano i significati del principio di eguaglianza nella prospettiva antisubordinazione (§ 3). Indi, nel § 4, il contributo si sofferma sulle problematiche delle traduzioni giuridiche, evidenziando come trasposizioni imprecise possano stravolgere un impianto costituzionale gender sensitive, che assegna chiaro rilievo al genere femminile.

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Biografía del autor/a

Serena Baldin, Universidade de Trieste

Doutora em Direito Constitucional. Professora Associada de Direito Público Comparado, Universidade de Trieste, Itália.

Publicado

2018-10-21

Cómo citar

Baldin, S. (2018). LINGUAGGIO DI GENERE, PRINCIPIO ANTISUBORDINAZIONE E TRADUZIONI GIURIDICHE: ANNOTAZIONI GIUSCOMPARATE. Revista Jurídica (FURB), 22(47), 89–110. Recuperado a partir de https://ojsrevista.furb.br/ojs/index.php/juridica/article/view/7687

Número

Sección

Artigos